Gesù, in viaggio anonimo e scalzo, è stato visto ieri verso l’ora del tramonto entrare in una piccola osteria lungo piazza Nazionale proprio accanto a un benzinaio dismesso e a un tabaccaio che vende solo Gratta e Vinci e bestemmie.
Barba curata, tunica impolverata, e sguardo da chi ne ha viste
tante, ha ordinato:
— "Un litro della casa e un po’ di
pane, che tanto il corpo lo metto io."
Il gestore, detto ‘l’Oste’ (un settantenne napoletano della
Vicaria, noto per cacciare chi mette il ghiaccio nel rosso), ha
commentato:
— “E io che pensavo fosse un altro profeta del
bio. Invece, niente pretese: solo vino e silenzio.”
Seduto in un angolo tra due muratori e un rappresentante di
formaggi stagionati, Gesù avrebbe ascoltato discorsi sul Superbonus,
sulla Juve, e su come le nuove generazioni "non sanno più
bestemmiare con classe". Ha sorriso solo una volta, quando un
anziano ha detto:
— “I miracoli? Li fa solo l'Agenzia delle
Entrate quando ti rimborsa.”
A fine pasto, avrebbe lasciato qualche briciola, un'ombra d’olio
sul legno e una profezia scritta con la biro su un tovagliolo:
—
“Beati quelli che sanno ridere anche con la bocca piena.”
L’Oste, interpellato dalla redazione di Osterie di Fuori
Porta, ha aggiunto:
— “Ha pagato in dinari. Falsi, ma chi
se ne frega. Uno così, lo invito anche domani. Purché non
moltiplichi i clienti: qui si sta bene solo se c’è posto.”
Postilla dell’inviato:
Io, fossi stato
avvisato per tempo, magari m’infilavo anche alle Nozze di
Cana.
Invece niente.
Mi son ritrovato con una bottiglia vuota e
la sensazione che quel miracolo, pure stavolta, fosse per altri.
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