martedì 10 giugno 2025

Gualtiero torna in osteria da Cardinale

  “La Curia mi ha promosso. Ma il fiasco resta il mio confessore”

L’ex frate beone ora indossa la porpora. Ma sotto, batte sempre un fegato provato.

Fuori Porta – Non è passato nemmeno un anno da quella sera leggendaria in cui Fra Gualtiero, frate titubante e sommelier spirituale, trovò Dio sul fondo di un bicchiere. Da allora, molte cose sono cambiate:

La tonaca è diventata porpora.

Il fiasco è diventato personale.

E lui è diventato… Sua Eminenza Cardinale Gualtiero da Montepulciano.

Ma, nonostante il cappello nuovo e i paramenti stirati, la destinazione è sempre la stessa: l’osteria.

«Ho l’anello cardinalizio e una segreteria vaticana… ma nessuno, e dico nessuno, mi taglia il pecorino come Gino.»

La Santa Sede e il Santo Bevitore

Secondo fonti vicine alla Santa Sede (una cameriera con parenti in Umbria), la nomina di Gualtiero sarebbe avvenuta “per mancanza di alternative sobrie”.

Durante il Concistoro, avrebbe risposto alla chiamata con la frase:

«Lo Spirito mi guida. Ma pure il rosso del '97 ha detto la sua.»

Iniziato al potere spirituale, Gualtiero non ha perso tempo:

Ha istituito la Dio-cesi di Sangiovese.

Ha proposto il primo sinodo sul “transustanziamento delle lasagne”.

Ha chiesto che la Via Crucis passi per le Langhe almeno una volta.

Il Vaticano, per ora, tace. Ma il Papa gli avrebbe detto in privato:

“Gualtiè, almeno non fare figure da osteria.”

Al che Gualtiero avrebbe risposto:

“Santità, l’osteria è la mia parrocchia.”

Il sermone dell’aperitivo: “Credete nel vino e sarete salvi”

Durante la sua visita pastorale (condita da bruschette e vino sfuso), Gualtiero ha improvvisato un’omelia:

«Siamo tutti viti del medesimo vigneto. Alcuni danno Barolo, altri aceto. Ma Dio ama tutti. Forse con più affetto chi porta il dolce.»

Poi ha benedetto i commensali con la bottiglia alzata, e uno studente Erasmus ha cercato di battezzarsi nel Morellino.

Una signora gli ha chiesto se fosse pentito della vita precedente.

Risposta: «Sì, ma solo di quella mezz’ora in cui ho provato a digiunare.»

Rivelazioni, dubbi e crostini

Gualtiero confessa ancora di avere dubbi su Dio, sul destino, e sulla carbonara con panna.

Ma ha trovato una nuova verità:

“Forse non esiste l’inferno. Ma se esiste, è una trattoria senza vino della casa.”

E prima di andarsene, lascia un altro biglietto sul tavolo, firmato con ceralacca e macchie di sugo:

“Continuate a credere. Ma non smettete di bere. L’anima è eterna. Ma anche la sbornia, se fatta bene.”

Postilla del redattore:

Cardinale Gualtiero tornerà.

Forse da Papa.

Forse da pensionato.

Forse con una nuova enciclica: “Bibendum est.”

Ma una cosa è certa: nella sua chiesa, si entra in silenzio…

…e si esce cantando “Bevi l’acqua se puoi, il vino se vuoi, ma la fede… se reggi”.

— Osterie di Fuori Porta

"Dove il conclave finisce col conto alla romana."


E poi arriva il ministro

  All’Osteria oggi si beve, come sempre, per dimenticare. Ma stavolta c’è chi beve per ricordare… quanto l’acqua sia un pericolo per il nost...